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LA PAROLA AL DOTTORE, CARLO CAPPELLI: "COS'E' L'EPIGENETICA"

LA PAROLA AL DOTTORE, CARLO CAPPELLI: "COS'E' L'EPIGENETICA"

EPIGENETICA: <Una parola difficile che contiene una realtà fondamentale. Tutti noi conosciamo il DNA, la molecola che conserva nelle cellule il patrimonio ereditato dai nostri genitori (per il 50%, da tutti i nostri avi per il restante 50%). Il nostro corpo viene costruito durante l’età fetale secondo le istruzioni contenute nel DNA. Anche il nostra cervello è strutturato, e funziona, secondo quanto previsto dall’eredità genetica.

   E questa ‘epigenetica’ cos’è? La parola vuole rappresentare tutto ciò che coopera con l’eredità genetica nel costruire ciò che siamo (il prefisso ‘epi-‘ in greco indica ciò che sta ‘sopra’). L’ambiente di vita in cui cresciamo, soprattutto. Non solo la nostra famiglia, ma anche il livello economico, l’alimentazione, il luogo geografico e il tempo in cui viviamo sono tutti responsabili di ciò che siamo. Si è scoperto che i geni contenuti nel DNA possono essere attivi, ma possono anche esistere senza manifestarsi, pur essendo regolarmente trasmessi. Questa capacità di esprimersi e di forgiare la realtà che siamo viene guidata da parti del corredo genetico che possono essere facilitatrici o inibitrici, e lo sono in un senso o nell’altro in base alle esperienze di vita, nostre e dei nostri genitori, l’ambiente per l’appunto.

    Soltanto una piccola parte del patrimonio genetico è formato dai geni che presiedono alla costruzione e al funzionamento del nostro corpo. La gran parte del rimanente (che sembrava un tempo muta, inutile, addirittura definita “DNA spazzatura”) è appunto il sistema regolatore di cui s’è detto. In sostanza è il filtro che ci fa essere ciò che siamo, partendo da ciò che erano i nostri predecessori. E’ la stessa differenza che c’è tra il computer (hardware) e il programma (software) che vi gira dentro: l’identico computer può fornire una prestazione d’alto livello o invece una fesseria di giochetto. Così il DNA dello scimpanzé, identico al nostro per il 98 per cento, usato però in modo differente a causa dell’epigenetica, rende la scimmia così diversa da noi.  

    Questa attività epigenetica è ampiamente dimostrata dallo studio dei gemelli monocoriali, quelli con identico DNA. Si sapeva da tempo che, se due gemelli di questo tipo vivono separati, in ambienti sostanzialmente diversi, finiscono per essere anche loro due individui diversi nelle caratteristiche psicologiche (carattere, temperamento, intelligenza, ecc.) e, in parte, anche fisiche (si somiglieranno, d’accordo, ma uno potrà essere, per esempio, un po’ più alto o più forte. Questa differenza è dovuta alla diversa influenza epigenetica che hanno ricevuto dopo la nascita.

    L’ultima necessaria annotazione è che le caratteristiche epigenetiche vengono trasmesse e sono quindi da considerarsi alla stregua di veri caratteri ereditari. Basterebbe questo per comprendere quanta attenzione è da porre all’ambiente di vita, visto sotto tutti i suoi molteplici aspetti, alcuni dei quali sono modificabili, come l’ambiente fisico (l’aria che respiriamo, per esempio, o i cibi che mangiamo, il livello economico, ecc.). Tanto per dirne una: io sono alto 1,80 metri e nella mia giovinezza (70 anni fa) ero considerato uno ‘stangone’. Oggi atleti di questa mia altezza sono considerati ‘normali’, se non addirittura ‘piccoli’. Questa gioventù iperdimensionata è frutto evidente dell’epigenetica, stimolata dalle migliorate condizioni di vita>.

dottor Karol (Carlo CAPPELLI)


        

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