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La parola al Dottore, Carlo Cappelli: "ricordate il Professor Di Bella?" (1^ parte)

La parola al Dottore, Carlo Cappelli: "ricordate il Professor Di Bella?" (1^ parte)

Ho letto con ammirazione la sua vasta produzione, riguardante diversi temi medici. Penso che oggi, davanti ai problemi che la pandemia Covid ci mette tra i piedi, la metodologia Di Bella abbia un campo d’azione particolarmente interessante. Ne riparleremo, ve lo prometto.

Erano  gli anni ’90 del secolo scorso quando il cosiddetto ‘metodo Di Bella’ venne alla ribalta della cronaca. Si trattava della cura dei tumori maligni fondata sul sostegno delle capacità di difesa dell’organismo, piuttosto che sull’uso dei chemioterapici. Sull’onda dell’entusiasmo di tanti malati trattati con successo, fu istituito un controllo ‘scientifico’  del metodo che rapidamente si concluse con la non sostenibilità dell’efficacia. Così tutto tornò nel silenzio. Il Professore, già docente universitario, molto anziano, probabilmente morì per questa disastrosa conclusione della sua vita professionale. Rimase la voce del figlio a difendere il suo operato coscienzioso ed efficace, denunciando che la scelta di casi terminali, senza speranza, per il controllo del metodo Di Bella non poteva dirsi ‘scientifica’.

   Ma perché ve ne parlo? Il motivo è la conoscenza di un allievo del Professore, nostro conterraneo, il dottor Mauro Todisco che esercita a Grottammare (AP). Todisco, oltre che entusiasta seguace delle idee del Professore, è un ottimo divulgatore e ha scritto tanto su questa questione. Chi ha voglia di approfondire può rivolgersi a lui.

   Ho letto con ammirazione la sua vasta produzione, riguardante diversi temi medici. Penso che oggi, davanti ai problemi che la pandemia Covid ci mette tra i piedi, la metodologia Di Bella abbia un campo d’azione particolarmente interessante. Ne riparleremo, ve lo prometto.

dottor Karol (Carlo CAPPELLI)

        

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