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L'ARTROSI, LA PAROLA AL DOTTORE

L'ARTROSI, LA PAROLA AL DOTTORE

Gli anni che si accumulano sulle nostre spalle ci fanno arrivare fino alla vecchiaia. Oggi gli anziani sono tanti, perché la durata della vita è aumentata vertiginosamente negli ultimi decenni. Gli ultra 65enni sono oggi un terzo della popolazione in Italia. Gli anni aumentano, ma con essi arrivano gli ‘acciacchi’ caratteristici di queste età. Vediamoli in generale.

   A parte problemi particolari, malattie a lungo decorso di qualsiasi organo e apparato, tutti gli anziani devono sopportare l’invecchiamento naturale dei tessuti, dovuto al progressivo deterioramento del ‘connettivo’, un costituente di ogni organo che – come dice il nome – tiene insieme le cellule specializzate. E’ facile rendersi conto di questo fenomeno osservando i cambiamenti del viso di una persona. La pelle diventa sottile, molle, cascante, e viene segnata da solchi sempre più profondi, le ‘rughe’, tratto distintivo del viso delle persone anziane. La chirurgia estetica cerca di mettere riparo a questo fenomeno naturale con il famoso ‘lifting’, lo stiramento della pelle per cancellare le rughe, ma spesso il risultato è peggio del fenomeno stesso e si vedono facce strane, senza rughe, sì, ma con un vago sentore di mummia.

   L’altro fenomeno generale che devono sopportare gli anziani è l’artrosi. Si tratta dell’invecchiamento delle articolazioni, dovuto al degenerare, fino alla scomparsa, della cartilagine che protegge le estremità ossee e impedisce che un osso sfreghi contro l’altro durante il movimento. Qualsiasi articolazione subisce questo fenomeno di invecchiamento, ma ogni anziano ha articolazioni più colpite di altre, per ragioni genetiche o perché sono state usate durante la vita più a lungo e intensamente. Le donne, per esempio, sono soggette all’artrosi delle dita della mano, a causa dei lavori domestici. Tutti poi hanno la colonna vertebrale più o meno lesa. Con l’assottigliarsi della cartilagine, le ossa reagiscono allo sfregamento producendo nuovo osso (escrescenze che i medici chiamano ‘osteofiti’) e provocando dolore durante il movimento, da cui la naturale tendenza ad usare meno l’articolazione interessata e ad assumere atteggiamenti antalgici. Quando il processo diventa grave, il dolore compare anche a riposo.

   Ecco spiegato il caratteristico aspetto degli anziani, tutti più o meno curvi, tutti con un’andatura incerta  fatta a passetti, tutti a lamentarsi di tormentosi dolori. Comunque, rimedi all’invecchiamento delle articolazioni non ce ne sono. Un uso costante e moderato, come quello di camminare ogni giorno, può rallentare il processo di degenerazione e mantenere una qualità di vita accettabile. Un’attenta fisioterapia può attenuare i sintomi e rallentare il processo.

   Regola generale è che l’anziano deve essere attivo fisicamente e impegnato mentalmente.

   Come a dire che non è tanto importante aggiungere anni alla vita, ma piuttosto aggiungere vita agli anni.

dott. Karol (Carlo CAPPELLI)
        

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