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PRIMO INTERVENTO DI CHIRURGIA ROBOTICA AL "MAZZONI" DI ASCOLI

PRIMO INTERVENTO DI CHIRURGIA ROBOTICA AL "MAZZONI" DI ASCOLI

IMPIANTATA CON ROBOT ‘MAKO’ PROTESI D’ANCA A UN PAZIENTE DI 78 ANNI

L’operazione è stata eseguita dall’équipe del reparto di ortopedia diretto da Concetto Battiato. La tecnologia, del valore di un milione di euro, è stata donata all’Ast dalla Fondazione Carisap 

 

Primo intervento di chirurgia robotica protesica dell’anca, nell’Ast di Ascoli, con il nuovo ‘Stryker Mako’. A eseguirlo, nei giorni scorsi, su un uomo di 78 anni, l’équipe dell’unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale ‘Mazzoni’ diretta da Concetto Battiato.  Il sistema robotico, del valore di un milione di euro, è stato donato all’Azienda sanitaria territoriale picena dalla Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno.

“L’Ast di Ascoli – sottolinea il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo - ha raccolto la sfida del futuro, ovvero la chirurgia robotica che sta rivoluzionando, insieme allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il mondo della sanità. Dopo la donazione della Fondazione Carisap e la necessaria formazione specifica, abbiamo eseguito il primo intervento. Nei prossimi mesi proseguiremo il programma per gradi, in funzione dell’utilizzo appropriato della tecnologia, delle condizioni organizzative e delle risorse disponibili. Sono convinto che il primo intervento possa polarizzare verso il sud delle Marche una linea di sviluppo che fornisca risposte ai marchigiani e sia attrattiva per i cittadini delle regioni confinanti”.

“L’acquisizione del nuovo sistema di chirurgia robotica – continua il direttore sanitario Maria Bernadette Di Sciascio - rappresenta il risultato di un percorso rigoroso, basato su un’analisi approfondita dei dati clinici, organizzativi ed economici della nostra Azienda. Abbiamo valutato attentamente l’appropriatezza, i benefici per i pazienti e la sostenibilità dell’investimento, confermando che questa tecnologia potrà migliorare la qualità delle cure, ridurre i tempi di recupero e rafforzare l’attrattività del nostro centro ortopedico. Ringrazio la Fondazione Carisap”. 

CHE COS’E’ ‘STRYKER MAKO’

‘Stryker Mako’ è una piattaforma ad alta tecnologia per la chirurgia protesica in ortopedia: può essere utilizzato per le protesi totali e parziali del ginocchio e per le protesi totali dell’anca. Il robot sfrutta le immagini Tac del paziente per creare un modello 3D dell’arto su cui intervenire e su cui il chirurgo può eseguire una simulazione avanzata dell’intervento, dei risultati e degli eventuali rischi. In tal modo, il medico sa sempre anticipatamente qual è la dimensione della protesi più adatta per ciascun paziente e il suo corretto posizionamento. Grazie a un braccio robotico, la tecnologia ‘Mako’ è in grado di guidare la mano del chirurgo secondo il piano operatorio predisposto in anticipo e in ogni minimo dettaglio. I vantaggi sono: posizionamento dell’impianto più accurato rispetto alla tecnica manuale, minore invasività dell’intervento chirurgico, diminuzione del dolore post operatorio e ripresa più rapida. 

PRIMO INTERVENTO DI CHIRURGIA ROBOTICA CON ‘STRYKER MAKO’

Quello eseguito nei giorni scorsi, all’ospedale ‘Mazzoni’, su un paziente di 78 anni che necessitava di protesi per artrosi su displasia congenita, è il primo caso di protesi d’anca impiantata con robot in una struttura sanitaria pubblica delle Marche. L’uomo era già stato operato 6 anni fa all’altra anca con tecnica tradizionale. “Per risolvere la sua patologia bilaterale – spiega Battiato – siamo intervenuti con il robot sull’altra anca. Il paziente è in buone condizioni di salute. E’ stato dimesso dopo cinque giorni di ricovero ed è in fase di riabilitazione e di ritorno alla vita di tutti i giorni. Nell’Ast di Ascoli – continua – la chirurgia robotica diventerà sempre più fondamentale, soprattutto per protesi di anca e ginocchio e, in futuro, di altre articolazioni. Questo sistema robotico garantisce lo standard massimo per ogni intervento, minimizzando la differenza di mano tra un operatore e l’altro. L’intervento eseguito con assistenza robotica ha permesso una pianificazione intraoperatoria in 3D e la guida dei tagli ossei con precisione millimetrica. Questa tecnica consente, infatti, un posizionamento accuratissimo dell’impianto. Una innovazione tecnologica che proietta tutto il dipartimento chirurgico dell’Ast nel futuro della chirurgia robotica e che potenzia ulteriormente l’offerta garantendo ai cittadini piceni l’eccellenza”. 

 

“L’Ast di Ascoli – sottolinea il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti - è la prima azienda delle Marche che ha messo in atto, grazie alla Fondazione Carisap, un investimento importante come questo, creando le condizioni all’équipe guidata dal dottor Battiato di poter operare meglio ed essere maggiormente attrattiva. Questo robot permette di alzare ancora di più il livello dell’offerta sanitaria picena”.

 

“Il robot di cui parliamo oggi – conclude il presidente della Fondazione Carisap, Maurizio Frascarelli – è l’investimento più importante nell’ambito degli interventi di un milione e mezzo di euro decisi dalla Fondazione per attrezzature da donare alla sanità. Una scelta maturata dagli organi per dare un segnale concreto di supporto alla nostra comunità”.