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Astronomia, la parola al dottor Karol: "UNIVERSO CICLICO"

Astronomia, la parola al dottor Karol: "UNIVERSO CICLICO"

Noi viviamo in questo ciclo perché le forze fondamentali della natura hanno assunto valori che, in questo caso, hanno permesso l’esistenza della materia come la conosciamo, e quindi di noi stessi.

Torniamo a parlare di cosmologia, cioè la storia e il destino dell’universo intero. E’ affascinante la teoria dell’universo ciclico (Penrose). Essa sostiene che l’universo, dalla notte dei tempi, è nato, morto e risorto innumerevoli volte. Il famoso Big Bang, l’inizio di tutto, avvenuto quasi 14 miliardi di anni fa, era uno dei tanti inizi che ci sono stati. Da esso, come abbiamo spiegato in altra occasione, è iniziata la costruzione della materia, stelle e galassie, e l’espansione dello spazio che sta continuando intorno a noi. Noi viviamo in questo ciclo perché le forze fondamentali della natura hanno assunto valori che, in questo caso, hanno permesso l’esistenza della materia come la conosciamo, e quindi di noi stessi.

E’ prevista quindi anche la fine del nostro universo, quando l’espansione sarà diventata enorme, i buchi neri al centro delle galassie avranno consumato tutta la materia delle stelle e la temperatura toccherà il gelo dello zero assoluto. Il tutto sarà un deserto senza luci in perfetta immobilità, la morte termica dell’universo. Ma qui, dice la teoria dell’universo ciclico, comincia la resurrezione. L’energia immessa nel sistema dal Big Bang procurerà a questo punto l’inizio della contrazione, la rapida riduzione del volume dello spazio, l’aumento della temperatura. Questi eventi precipiteranno rapidissimi verso un universo caldissimo e piccolo che, ad un certo punto, per eccesso di energia compressa, esploderà. Questo sarà l’inizio del prossimo universo. Ma noi non ci saremo.

dottor Karol (Carlo CAPPELLI)