L’oliva tenera ascolana che sia un elemento di traino del territorio e non materia per vecchi e nuovi contenziosi.
L’oliva tenera ascolana che sia un elemento di traino del territorio e non materia per vecchi e nuovi contenziosi.
Sia il Consorzio di tutela dell’oliva ascolana picena DOP che le attività artigianali e industriali di trasformazione dell’oliva hanno una funzione strategica, creando valore e ricchezza per il territorio.
Sono convinto che tutti noi vorremmo che l’oliva tenera ascolana fosse la base di ogni oliva ripiena in commercio.
Correttamente il Consorzio persegue il disciplinare e pretende di tutelarne la produzione.
Il problema però, purtroppo, che la produzione attuale di oliva tenera ascolana è ampiamente insufficiente per dare risposte alle esigenze del mercato, disperdendosi inoltre in tre diversi utilizzi: olio da tavola, olive in salamoia e appunto olive ripiene.
Inoltre raccogliere l’ascolana ha anche dei costi molto alti, rendendo tutto il processo più oneroso.
E’ per questo che da inizio anno ho avviato i qualità di assessore all’agricoltura, nella consapevolezza che l’oliva ripiena ascolana sia un brand di assoluto valore non solo per il piceno ma per tutto il territorio marchigiano, INTERVENTI CONCRETI che vadano proprio verso l’incremento del prodotto oliva tenera ascolana:
1. Innalziamo gli aiuti attraverso il CSR (piano complementare allo sviluppo rurale) ad impianto oliveti DOP-IGP al massimo consentito per legge ovvero fino al 65%. Ne troveremo una prima applicazione nel bando giovani di prossima uscita e a seguire in tutti i bandi dove sarà possibile inserirlo.
2. Stesso innalzamento al 65% per le
ristrutturazioni oliveti esistenti.
Inoltre è allo studio un INTERVENTO SPECIFICO per finanziare
impianti di olivi DOP ascolana fino al 90% in de minimis, sia come integrazione
ai due bandi di riferimento sull’impiantistica (SRDo1 e il già citato bando
giovani) , sia come aiuto diretto con
fondi regionali.
Quindi a
breve ogni imprenditore avrà se vuole la possibilità di contribuire all’aumento
di produzione della nostra amata oliva tenera ascolana approfittando degli
incentivi che la Regione Marche metterà a disposizione.
Nel
frattempo evitiamo se è possibile ricorrere a strumenti e linguaggi divisivi e
conflittuali consapevoli che si raggiunge l’obiettivo comune solo attraverso la
cooperazione costruttiva.
Andrea Maria Antonini
Assessore regionale Agricoltura, Industria, Artigianato e Commercio della Regione Marche.