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ITALIA NOSTRA, RINALDI: "IL RECUPERO DELLA CHIESA DI VITAVELLO, UNA MISSIONE IMPOSSIBILE"

ITALIA NOSTRA, RINALDI: "IL RECUPERO DELLA CHIESA DI VITAVELLO, UNA MISSIONE IMPOSSIBILE"

Forse dovremmo ricorrere alle prodezze dell’eroe delle missioni impossibili esaltate sullo schermo dall’attore Tom Cruise per  superare  gli ostacoli che si frappongono al completamento del  recupero della preziosa Chiesa di Vitavello .

Come è noto, la Sezione di Italia Nostra, svolgendo un   azione di vera e propria  supplenza, ha  deciso di impegnarsi per questo recupero, avviando una raccolta fondi  prima  della sequela degli eventi sismici che hanno sconvolto le aree interne del Centro Italia. Il  poco denaro offerto ha permesso l’effettuazione di alcuni lavori, debitamente autorizzati dalla Soprintendenza, per la messa in sicurezza degli affreschi  ,  evitandone,  così,  il distacco dalle pareti della chiesa e la loro frantumazione.  Purtroppo poi sono incominciate  le scosse sismiche e  si è interrotta la raccolta del denaro. Fortunatamente, probabilmente per l’intercessione del Principe delle Milizie  Celesti, cui la Chiesa è dedicata, c’è stato   l’intervento provvidenziale di messa in sicurezza del fabbricato , prima che si potesse verificare il suo completo collasso.

Bisognava , peraltro, riavviare l’azione della raccolta delle offerte, ben più consistente di quella già prima iniziata, essendo necessario arrivare all’importo di circa 250 mila Euro necessari per il completo restauro dell’edificio..

Si tratta di una somma rilevante che difficilmente sarebbe possibile raccogliere con le modalità della prima raccolta.

Si è  ritenuto, pertanto , di adottare una diversa strategia . Contando sulla generosa disponibilità e competenza  dell’Artista Augusto Piccioni,che già per vari anni  aveva  curato lo svolgimento di un’asta organizzata dalla Provincia di Ascoli Piceno  per raccogliere importi offerti da generosi cittadini per le opere pittoriche  donate  da artisti di valore, si è ritenuto di ripetere un’analoga iniziativa.

Peraltro per  la Chiesa di Vitavello si è ritenuto  di adottare uno schema diverso. Infatti in questo caso gli artisti contattati non  offrirebbero un’ opera scelta a loro piacimento, realizzandone , invece, una nuova avente come  soggetto l’immagine dell’Arcangelo o la rappresentazione della lotta  tra il bene e il male e tra il mondo della luce e quello delle tenebre.

Gli  artisti contattati si sono dimostrati  entusiasti per la proposta. Ma , giustamente, hanno posto una condizione irrinunciabile pretendendo che fosse assicurata l’ esposizione al pubblico delle opere donate   e non che restassero nella   esclusiva privata disponibilità  dei partecipanti all’asta.

 

A questo punto  si potevano ritenere risolti  tutti i problemi e  che  si dovesse attendere solo la consegna delle opere  per organizzare l’asta invitando importanti sponsor nazionali e esteri ad offrire, per l’opera da loro scelta,  le somme da utilizzare  per il completo recupero della chiesa.

Ma è qui che è sorto il problema. Per quanti sforzi siano stati fatti non è stato possibile  avere un minimo riscontro alle pressanti richieste formulate dalla Sezione per l’individuazione nella città di un idoneo locale  utilizzabile per l’esposizione al  pubblico delle opere donate dagli artisti.

Eppure la città è strapiena di chiese, edifici, ambienti anche di notevole pregio sovente in condizione di abbandono , degrado o utilizzati in maniera incongrua che  potrebbero convenientemente essere utilizzati per l’esposizione delle opere . E tra questi locali  va indicato, in particolare,   il complesso di Sant’Angelo Magno,  dedicato proprio al culto dell’Arcangelo.

Va  oltre tutto  rilevato che le opere  esposte entrerebbero  nella piena disponibilità del proprietario dei locali utilizzati per l’esposizione, con il solo obbligo di assicurarne l’apertura al pubblico   con le modalità da convenire con l’Ass. Italia Nostra di cui dovrà essere riconosciuta la partecipazione attiva all’iniziativa  e la necessaria azione di controllo.

E’ triste dover constatare come purtroppo sia questa la condizione  della nostra città ( simile d’altra parte a  gran parte del nostro bene amato paese),   che probabilmente non ha ancora compreso che solo una utilizzazione innovativa  dell’enorme patrimonio che gli  antenati le hanno lasciato in eredità contribuirebbe  a farla uscire dal tunnel della crisi, che vede una progressiva deprivazione demografica , sociale,  economica e di ruolo.

Va precisato, tra l’altro, che la creazione di una struttura dedicata alla esposizione dedicata all’immagine dell’Arcangelo, da arricchire possibilmente anche in futuro con altre iniziative innovative, consentirebbe la creazione di una rete , in cui la città si porrebbe  come capofila, aperta alla partecipazione di altre località italiane e straniere possibilmente dove è praticato  il culto all’Arcangelo, creando in questo modo  le condizioni  per attrarre le correnti sempre più numerose , che sicuramente ripartiranno dopo il superamento della pandemia del Corona Virus, di amanti dell’arte  e dei soggetti sensibili al turismo della qualità e della conoscenza.

Purtroppo,come  rilevato, sino ad ora non è stato possibile avere un minimo  riscontro alle nostre pressanti ripetute richieste, riscontro che avrebbe potuto limitarsi almeno alla indicazione di uno  spazio  per il momento non utilizzabile, con l’impegno a renderne possibile la fruizione appena  avvenuto il relativo recupero.

Invece niente di niente.

Stando così le cose non  resta che rivolgere un pressante caldo appello a tutte le Sezioni di Italia Nostra per l’individuazione nelle località di loro competenza di  un’ adeguata  struttura dove potere esporre le opere offerte dagli artisti, località  che  possa porsi anche come capofila della rete che prevede già il coinvolgimento di alcune località  della generosa  Basilicata( Museo Diocesano di Melfi e Abbazia di San Michele dei Laghi di Monticchio) e della terra di Puglia( Abbazia di Santa Maria di Pulsano e Abbazia di San Leonardo in Lama Volara), che hanno manifestato interesse e disponibilità per partecipare all’iniziativa. E’ evidente che anche in questo caso come si sarebbe fatto per Ascoli, le opere entrerebbero nella piena disponibilità dei proprietari del locali utilizzati ( con l’augurio che si tratti di enti pubblici , ecclesiastici o di Associazioni Culturali) purché naturalmente venga assicurata la loro esposizione   al pubblico  nelle modalità da convenire con la nostra Associazione, di cui deve essere in ogni modo confermato il coinvolgimento nella iniziativa e l’azione di controllo.

La Sezione si augura che  ci sia in tutta Italia una località disposta a mostrare intesse per questa iniziativa, dimostrando che c’è ancora qualche speranza che si possa  pensare in grande, che ci sia ancora entusiasmo per le cose belle,  mostrandosi coerenti  con il monito del sommo poeta:

“Considerate la vostra semenza.

Fatti non foste a viver come  bruti,

Ma per seguir vertute e canoscenza “.

Un caloroso Augurio per un Santo Natale e per un fertile  Nuovo Anno che ci veda tutti impegnati per l’affermazione della Società della conoscenza, dell’innovazione, della creatività, dell’equità e della tolleranza.

Il Presidente della Sezione Italia Nostra di Ascoli Piceno “William Scalabroni “

(Prof.Gaetano Rinaldi )
        

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