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ASCOLI: "DEGRADO E DESERTO URBANO", PROTESTA ITALIA NOSTRA CON UNA LETTERA APERTA

ASCOLI: "DEGRADO E DESERTO URBANO", PROTESTA ITALIA NOSTRA CON UNA LETTERA APERTA

All’ Avv. Guido Castelli, Sindaco di Ascoli Piceno

Ai Candidati alle Elezioni Comunali di Ascoli Piceno

All’Arch. Mariarita Signorini, Presidente Italia Nostra - Roma

Al Dott. Maurizio Sebastiani, Pres. Consiglio Reg. Marche Italia Nostra

Agli Ordini Professionali, Ascoli Piceno

Alle Associazioni Culturali e di Tutela, Ascoli Piceno

Degrado e Deserto Urbano.

E’ impressionante il fenomeno dello scivolamento progressivo e inarrestabile delle costruzioni e della residenzialità nelle zone pianeggianti della Valle del Tronto e nelle aree costiere.

Così è proseguito lo spopolamento delle zone montane, fenomeno aggravato in maniera impressionante e forse definitiva dai ripetuti eventi sismici. Ma analoga appare la condizione del Centro Storico di Ascoli, dove intere zone della città appaiono ormai quasi del tutto prive di residenti. D’altronde  la visione di tanti esercizi commerciali chiusi, così come quella della tante chiese non più aperte al culto, è la conferma drammatica di questo  drammatico fenomeno.

La zona dove  appare quasi estremo questo fenomeno è quella che partendo da Piazza del Popolo segue verso est il Corso Mazzini sino alla Chiesa del Carmine. Qui sono presenti, infatti, enormi edifici, oltre tutto di pregevole valore architettonico, ormai irrimediabilmente privi di ogni forma di vita e della presenza di un minimo di residenti.

Ora che anche la Banca d’Italia ha chiuso i battenti si può dire che siamo giunti finalmente quasi alla fine dell’opera. Infatti l’abbandono di questo edificio al silenzio  e alla mancanza di una pur minima forma di vita si aggiunge al silenzio di tanti altri stupefacenti edifici, partendo dalla gran parte dei locali prima utilizzati dalla Cassa di Risparmio all’edificio  che si eleva imponente  di fronte allo stesso istituto bancario, per spingersi, poi, sino al fantastico Palazzo Malaspina, in gran parte inutilizzato e all’imponente Palazzo Saladini Pilastri, nobilitato dalla sconosciuta e misteriosa Chiesa di Sant’Egidio  e dal fantastico parco inaccessibile, per chiudere il percorso del Deserto Urbano con il Palazzo e con il robusto Edificio che una volta era la sede del Distretto Militare.  Insomma gran parte della città monumentale ridotta al silenzio, all’abbandono, alla deprivazione.

Di fronte a questa  dolorosa visione, non si può non rivolgere una caldo appello a tutta la comunità  e  ai rappresentanti  che verranno eletti per guidare le sorti della città a porre il massimo impegno per individuare soluzioni efficaci e responsabili che riescano a cambiare il senso di marcia ed evitare che  la morte dei questa parte fondamentale della città, ma  si può dire  di tutta la città, sia irrimediabile e definitiva.

   Italia Nostra, nello spirito di collaborazione disinteressata che contraddistingue la sua attività, ha formulato  alcune proposte per riavviare un percorso responsabile ed efficace  di valorizzazione sistemica dell’enorme patrimonio storico architettonico che nobilita la nostra città.

Proposte analiticamente illustrate nel Progetto  per la realizzazione del Parco Culturale ed Ambientale  di Ascoli Giardino di Pietra, che rappresenta uno  dei dieci Parchi individuati come moduli nel più ampio articolato Progetto del Distretto delle Testimonianze di Civiltà delle Terre  della Primavera Sacra e della Riviera delle Palme.

La Sezione, nel confermare la sua disponibilità a fornire la massima disinteressata collaborazione, è  disponibile a fornire le più informazioni e delucidazioni  a chiunque voglia approfondire la conoscenza delle nostre complesse impegnative proposte, consultabili, comunque nel testo allegato alla presente nota.

   E’ evidente che di fronte al lamentato spettacolo  di deprivazione e di deserto urbano, potrebbe apparire superflua ed insignificante la segnalazione della condizione di degrado in cui versa proprio lo spazio antistante  le mura del Palazzo dell’ex Distretto  Militare.   Pure è tale la gravità dello  spettacolo di questo degrado  che non si può non segnalarlo.

Infatti, anche se  generosi arbusti di piante infestanti hanno cercato di creare come un parete per nasconder alla vista  il materiale  di inerti , abbandonati in quell’angolo da tempo e  provenienti probabilmente dall’effettuazione di lavori edili e a cui, peraltro,  non è sembrato vero a persone poco civili di aggiungere altro material, di probabile  origine domestica, basta veramente poco  per capire che si tratta di una vera e propria discarica, che deturpa  una delle strade più importanti e prestigiose della città.

Trattandosi di comportamenti che potrebbero assumere anche un rilievo di carattere penale e comunque trattandosi sicuramente di comportamenti illegittimi, riteniamo che si debba fare tutto il possibile per eliminare questo materiale che certamente non contribuisce positivamente all’immagine della nostra città.

Siamo certi che si provvederà con la dovuta urgenza ad eliminare  questa discarica, ripristinando l’integrità e  il decoro del sito.

Di ciò convinti, ringraziamo e porgiamo distinti saluti.

Il Presidente   della Sezione “ William Scalabroni”  Prof. Gaetano Rinaldi
        

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