LE PATOLOGIE PROFESSIONALI CRESCONO DEL 14.4% E DIMINUISCONO DEL 14.9% NELLA PROVINCIA PICENA
DENUNCIATI ALL’INAIL 1.128 INFORTUNI SUL LAVORO (+2.5%) – IN CALO GLI INFORTUNI MORTALI CON 2 CASI. LE PATOLOGIE PROFESSIONALI CRESCONO DEL 14.4% E DIMINUISCONO DEL 14.9% NELLA PROVINCIA PICENA –
DATI SEMPRE DA VALUTARE CON ATTENZIONE!
Nel mese di Gennaio del corrente anno, nelle Marche, sono stati denunciati, all’INAIL, 1.128 infortuni sul lavoro con un aumento del 2.5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Disaggregando i dati emerge un aumento sostanzioso di quelli in itinere (complessivi) che passano da 128 a 147 (+14.8%).
898 sono di lavoratori italiani (cioè il 79.06%) e il resto di lavoratori di paesi U.E. e Extra; il 36.06% sono di donne.
L’75.3% accaduti nella Gestione Industria e Servizi (+3.3%); in aumento quelli in Agricoltura che passano da 65 a 81 (+24.6%), mentre sono in diminuzione quelli per Conto dello Stato che passano da 211 a 195 (-7.6%).
Complessivamente nel manifatturiero si registra un incremento poiché si passa da 102 a 109 denunce (+6.9%).
Significativi sono gli incrementi del settore alimentare (da 6 a 10 +66.7), delle costruzioni (da 48 a 62 denunce + 29.2%), della Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature (da 9 a 17 +88.9%), nella sanità e assistenza sociale (da 26 a 33 denunce + 26.9%).
Circa le classi di età rappresentativi sono i dati delle denunce presentate per le seguenti coorti: 20/24 anni che passano da 69 a 80 casi (+15,9%), 30/34 anni da 77 a 100 denunce (+29.9%), 55/59 anni da 123 a 147 (+19.5%), 70/74 anni da 6 a 12 denunce (+100%).
Anche la Provincia Ascolana presenta dati in crescita poiché si passa da 139 a 141 denunce (+1.4%). Le 141 denunce dell’ascolano rappresentano il 12.5% del totale della regione.
In diminuzione il numero delle denunce degli Infortuni Mortali, nelle Marche, poiché sono 2 contro i 4 dell’anno precedente; tutti accaduti del settore industriale, di lavoratori italiani e uomini.
Nessun caso registrato nella nostra Provincia rispetto all’anno precedente.
Circa le Malattie Professionali, nelle Marche, sempre nel periodo in esame, si hanno 588 denunce contro le 514 dello stesso periodo dell’anno precedente con una crescita del 14.4%. Prosegue purtroppo la crescita delle patologie di origine professionale.
La nostra diventa la terza regione a livello Nazionale, dopo la Toscana e la Puglia, in questa triste classifica.
Il 72% delle denunce sono di uomini di cui l’87.9% italiani; il 92% della Gestione Industria e Servizi; si evidenzia un incremento delle denunce in agricoltura poiché dalle 37 del mese di gennaio dello scorso anno si passa alle 44 di quest’anno (+18.9%).
Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (34 casi), orecchio e apofisi mastoide (12 casi), sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo da 193 a 199 casi, +3.1%. preoccupante è la situazione relativa alle denunce per Tumori (C00-D48) pur presentando denunce stabili nel periodo in esame poiché sono 2 quelle presentaste come lo scorso anno.
Nella Provincia di Ascoli Piceno si registrano 63 denunce rispetto alle 74 dell’analogo periodo del 2022, ovvero una decrescita del 14.9% dopo anni.
I dati sono stati elaborati traendoli da Open Data Inail e sono solo di infortuni presentati all’Istituto.
COMMENTO
I dati Inail sugli infortuni sul lavoro, denunciati nel primo mese del corrente anno, nella nostra Regione, confermano un lieve incremento (+ 2.5% - il dato nazionale è di un + 6.8%) dopo periodi di calo registrati lo scorso anno.
Bianchini ricorda come dietro ogni numero ci sono sempre persone, famiglie, drammi, vite.
Qualsiasi numero è inaccettabile! Non li possiamo tollerare né arrenderci all’idea che non si possano ulteriormente ridurre.
La crescita delle denunce è un campanello d’allarme che richiede azioni immediate e coordinate per invertire questa tendenza e garantire la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro – afferma Bianchini.
Ogni infortunio rappresenta una carenza delle politiche sulla sicurezza sul lavoro e una necessità di revisione e rafforzamento delle misure esistenti.
Ogni infortunio necessita di una verifica dell’accadimento, una comprensione approfondita delle cause e l’implementazione di misure preventive mirate per ridurre al minimo il pericolo sul posto di lavoro.
Una analisi particolare merita sempre la situazione dell’aumento delle Malattie Professionali, anche se nella provincia picena registriamo una diminuzione.
Come evidenziato nel Report la nostra Regione resta sempre sul podio in questa nella triste classifica nazionale.
Evidente la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza e alle condizioni lavorative in determinati settori o aziende.
Positivo è il dato della provincia picena che dopo anni vede, per la prima volta, una riduzione delle domande presentate.
Il periodo analizzato dal Report è estremamente breve ma conferma la necessità di maggiori investimenti nella formazione e nell’addestramento se vogliamo prevenire incidenti mortali e infortuni nei luoghi di lavoro.
Purtroppo registriamo grandi ritardi in materia di Formazione poiché da oltre un anno è aperta la discussione sul nuovo accordo Stato-Regioni su questo tema. È necessario che la discussione con i soggetti interessati riprenda al più presto.
Concludendo, afferma Bianchini, se vogliamo diminuire gli infortuni sul lavoro, evitare tragedie come quella di Brandizzo e Firenze, occorre una maggiore sinergia tra tutti gli attori interessati alla sicurezza sul lavoro; maggiore prevenzione e vigilanza, corretta applicazione dei contratti di lavoro rispetto alle fasi lavorative, considerare la sicurezza un investimento e non un costo.
Siamo in attesa del nuovo pacchetto di “norme per il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e per la tutela sul lavoro” del Ministro Calderone ma la bozza in giro non sembra rispondere alle esigenze di tutela necessarie. 29/02/2024
GUIDO BIANCHINI PRESIDENTE COMITATO PROVINCIALE INAIL DI ASCOLI PICENO