Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 55.500 nuovi casi di tumore del seno, la neoplasia più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età.
Grazie ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, di tumore del seno oggi si muore meno che in passato: 9 donne su 10 sono vivono dopo 5 anni dalla diagnosi di tumore mammario e 8 su 10 lo sono a 10 anni dalla diagnosi.
Lo IOM Ascoli Piceno OdV da sempre si occupa di promuovere il tema della prevenzione del cancro al seno attraverso diverse azioni rivolte alla cittadinanza.
Per questo interesse profondo e costante, lo IOM si è fatto promotore di un appello al fine di sollecitare un tempestivo e risolutivo intervento affinché lo screening mammografico diventi un reale diritto e una sicurezza per la salute di tutte le donne.
Per lanciare pubblicamente l’appello e chiedere alla cittadinanza di sottoscriverlo, il
12 giugno alle ore 17.00, l’associazione porta al
Teatro Filarmonici lo spettacolo “SE.NO.” della compagnia teatrale di Trento Arditodesìo interpretato da Giulia Toniutti per la regia di Andrea Brunello.
Il monologo, che scandaglia sia l’aspetto umano che quello medico e scientifico del tumore al seno e tutte le conseguenze che ne derivano, è frutto della collaborazione tra il regista Andrea Brunello e la Dr.ssa Antonella Ferro, oncologa responsabile del Centro di Senologia/Breast Unit della APSS della provincia di Trento.
“Se.No” fa luce su un tema tabù, quello della malattia, e lo fa togliendo filtri e retorica. Scienza ed emozioni si intrecciano per raccontare il percorso di cura e di vita di donne che si trovano, assieme alla propria cerchia familiare e professionale, ad affrontare la malattia. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sul tumore mammario e su tutte le patologie oncologiche messe in secondo piano dalla pandemia, sensibilizzare sul tema e ribadire l’importanza della prevenzione.
Come spiega la dottoressa Ferro: “Spesso, dopo la diagnosi, nelle donne compare un senso di disorientamento legato alla paura della malattia, delle terapie, della prognosi, delle conseguenze di tutto ciò sulla famiglia, sul proprio ruolo, sulle capacità di mantenerlo; paura per il rapporto di coppia, per le conseguenze sul rapporto con i figli; paura per il proprio ruolo sociale, di perdere il lavoro o di non riuscire a mantenere gli stessi ritmi o la stessa produttività; paura del dolore fisico, paura di morire. Sempre di più la medicina moderna ed in particolare, l’oncologia, ha l’obiettivo di offrire un trattamento sempre più personalizzato che tenga conto oltre che della patologia, anche della persona con le sue aspettative, le sue preoccupazioni e le sue esigenze psicologiche grazie ad un intervento esperto e dedicato.
“Abbiamo fortemente voluto questo spettacolo – dice la Presidente IOM Ludovica Teodori, perché da sempre siamo convinti che la cultura sia uno strumento fondamentale per la prevenzione. Grazie al suo linguaggio universale, fatto di parole, immagini ed empatia, rappresenta un prezioso supporto alla scienza, creando occasioni di conoscenza e approfondimento”
La compagnia Arditodesìo presenta lo spettacolo “Se.No”
di Andrea Brunello
contributo medico e scientifico della dottoressa Antonella Ferro, oncologa responsabile del Centro di Senologia/Breast Unit della APSS di Trento
con Giulia Toniutti
contributi video di: Maria Eugenia D’Aquino, Annig Raimondi, Riccardo Magherini, Laura Anzani, Ettore Distasio e Mauro Negri
regia di Andrea Brunello
produzione di: Arditodesio, Jet Propulsion Theatre
in collaborazione con: Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Provincia Autonoma di Trento, Breast Unit, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Teatro Portland, Università di Trento e Trekking Rosa
Sinossi
Roberta è una giovane donna che scopre di avere tumore al seno. Come cambia la sua vita? Il testo scandaglia sia l’aspetto umano che quello medico e scientifico e le conseguenze del tumore al seno, con attenzione anche alla descrizione delle procedure diagnostiche e di cura. Lo spettacolo è frutto di un lungo lavoro di inchiesta, incontri, dialoghi e confessioni con pazienti, famiglie, medici e ricercatori. Vogliamo ringraziare la Dottoressa Antonella Ferro, oncologa responsabile della Rete Clinica Senologica/Breast Unit della APSS di Trento, che ha supervisionato i contenuti medici e scientifici dello spettacolo e ringraziamo di cuore anche tutte le donne che condividendo la loro esperienza di malattia e di percorso medico ci hanno donato un pezzo così importante della loro vita.
Descrizione del progetto
“Ricordati che devi morire” urlava il predicatore a Massimo Troisi in “Non ci resta che piangere”. “Mò me lo segno” replicava il compianto attore campano. Memento mori è forse la più grande verità che ci accomuna tutti. Eppure, oggi è uno dei grandi tabù, l’argomento di cui nessuno vuole parlare. Il tumore al seno, come tutte le malattie ad alto rischio, sfascia questo tabù e ci porta direttamente a contatto con la nostra mortalità: quel rischio sta lì, anche dopo la guarigione, a ricordarci che la salute non è “per sempre”. È necessario anche dire che la medicina ha raggiunto dei risultati sorprendenti rispetto anche a qualche anno fa, e adesso il tumore al seno, se diagnosticato precocemente, è quasi certamente curato al 100%. Anche casi progrediti di tumore hanno ottime probabilità di remissione completa. Nonostante questo, il tumore rimane un tabù formidabile, e viene spesso visto come una condanna alla quale non si può sfuggire. Per sopperire a questa concezione antica e oggigiorno sbagliata, esistono numerose associazioni, blog e collettivi che si occupano dei vari aspetti legati al tumore al seno. È questo l’ambito nel quale vogliamo far navigare il nostro progetto. Lo spettacolo, scritto da Andrea Brunello con la consulenza medica e scientifica della dottoressa Antonella Ferro interpretato da Giulia Toniutti, attrice e comunicatrice della scienza. Se.No è uno spettacolo, prima di tutto, ma è anche uno strumento per sensibilizzare, divulgare e coinvolgere il pubblico, offrendo spazi di incontro, testimonianza e dibattito. Il racconto è scientifico ed emozionale, utile e coinvolgente: una nuova frontiera del teatro civile che crediamo sia proprio quella della comunicazione scientifica documentata e competente.
Andrea Brunello
Studioso, drammaturgo, regista e attore, Andrea Brunello opera ai confini tra il teatro e la scienza. È fondatore, direttore artistico e didattico del Teatro Portland di Trento, e della Compagnia Arditodesìo. Dal 2012, cura e dirige inoltre il progetto Jet Propulsion Theatre. Brunello è anche fondatore e co-direttore artistico e scientifico del Teatro della Meraviglia Festival. Con il JPT, Brunello ha scritto ed interpretato numerosi spettacoli, portandoli in scena con regolarità.
Tra i vari percorsi di studi e specializzazione, ha frequentato corsi di recitazione e drammaturgia presso la Cornell University – 1990/1992; Stony Brook University – 1992/1994; e Utah State University – 1994/1999. È diplomato alla scuola triennale “SCHOOL AFTER THEATRE advanced training program” condotta dal regista russo Jurij Alschitz e affiliata con l’EATC/Russian Academy of Theatre Arts (GITIS) di Mosca. Sotto il profilo scientifico, Brunello ha ottenuto la laurea in fisica e matematica presso la Cornell University e il Ph.D. in Fisica alla Stony Brook University (New York). Brunello ha all’attivo docenze e consulenze nel campo dell’outreach scientifico in molti Istituti ed Atenei scientifici sia in Italia che all’estero e insegna corsi di narrazione della scienza presso Università di Trento e di Bologna.
Giulia Toniutti
Laureata in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Trieste, consegue il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. Affianca alla formazione scientifica quella teatrale: segue un corso alla Civica Accademia d0Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, numerosi workshop e residenze con professionisti del panorama teatrale nazionale ed internazionale. Nel 2018 vince il Premio del pubblico a FameLab Trieste.
Dal 2015 ha lavorato nelle seguenti produzioni di teatro-scienza:
l 2015 “Food at War: from Iliad to Globalization” per il Prague Quadrennial of Performance Design and Space, con Giulia Toniutti e Anastasia Puppis, regia e testo di Roberta Situlin
l 2017 “Dolly tu o Dolly io? La clonazione spiegata ai bambini”, con Giulia Toniutti e Sara Galiza, testo e regia di Giulia Toniutti
l 2018 “Cariche e stressate – dialogo tra la signorina Elettrone e la signorina Protone” con Giulia Toniutti e Diana Tartaglia, testo di Giulia Toniutti e Diana Tartaglia
l 2021 “Se.No”, con Giulia Toniutti, testo e regia di Andrea Brunello, compagnia Arditodesìo