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Appignano del Tronto, la mia scuola a rifiuti zero

Appignano del Tronto, la mia scuola a rifiuti zero

Appignano promuove l’equilibrio con la natura per tutelare le future generazioni

 Oggi ad Appignano Marche a Rifiuti Zero ha incontrato i ragazzi della scuola secondaria di primo grado.

Tra le politiche per favorire lo sviluppo sostenibile e ridurre gli sprechi a favore delle future generazioni, la più importante per i ragazzi e le loro famiglie riguarda la riduzione dello spreco alimentare: la materia cibo è altamente deperibile e in Occidente, ci dicono le ricerche, ne sprechiamo tanto (circa il 40%, dalla raccolta fino al piatto).

Tra i settori in cui si rilevano forti sprechi alimentari rientra quello della ristorazione collettiva, in generale, ed in particolare in quella scolastica. Le cause sono molteplici e non tutte da attribuirsi alle caratteristiche sensoriali degli alimenti proposti, ma anche, e talvolta soprattutto, alla mancanza di valore attribuito al cibo da parte dei bambini e ad un diffuso appiattimento delle scelte alimentari all’interno del nucleo familiare.

A livello europeo, l’Agenda sullo Sviluppo Sostenibile affronta la questione dello spreco alimentare attraverso l’Obiettivo 12 “Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo”.

Allora, coni ragazzi della classe prima parliamo di alimentazione sostenibile e spreco alimentare: apprendiamo che il rifiuto che l'uomo produce maggiormente è l'umido. Non è un caso: la maggior parte dello spreco in Italia avviene nelle nostre abitazioni e la causa sono i nostri comportamenti errati.

Conosciamo allora insieme alcuni trucchi per posizionare correttamente i cibi nel frigorifero, per comprare in modo più consapevole, riutilizzare gli scarti e acquistare cibo in scadenza a prezzi vantaggiosi con il last minute market. Molti ragazzi acquistano pochissimo perché hanno l'orto e danno il cibo avanzato alle galline. Molti chiedono al ristorante la family bag per portare a casa il cibo avanzato. Un ragazzo riutilizza lo scarto dell'estrattore. Un altro addirittura ha portato in salvo del cibo da Roma ad Appignano per evitare lo spreco!

 In seconda invece parliamo di economia circolare e sostenibilità. Essere sostenibili significa vivere in equilibrio con la natura, consumando in modo appropriato le risorse naturali, affinché le future generazioni possano avere le stesse nostre risorse e opportunità. È un concetto che riguarda sia la sfera ambientale che sociale che economica. Ridurre, riutilizzare, riparare, riciclare sono le parole chiave dell'economia circolare. Avere prodotti che durino a lungo, che siano riparabili, che abbiano diversi utilizzi, che siano compostabili a fine vita è già realtà in Italia con diversi marchi. Pensiamo per esempio a Funghi espresso, che coltiva funghi utilizzando come substrato i fondi di caffè, a Ragioniamo con i piedi che crea scarpe riparabili all'infinito, a Vigea che crea pellami vegetali dagli scarti dell'industria del vino.

Troviamo molti esempi anche attorno a noi, nei prodotti di uso quotidiano. In classe osserviamo da vicino prodotti Made in Italy ecologici: saponi e shampoo solidi per l'igiene, ricariche in pasticca per gli spray da pulizia, cannucce riutilizzabili, dischetti di cotone lavabile per il trucco e così via.

Tutti insieme possiamo essere più attenti alla sostenibilità a piccoli passi!