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LE ANALISI, LA PAROLA AL DOTTORE

LE ANALISI, LA PAROLA AL DOTTORE

Quando affrontiamo il problema malattia, noi medici abbiamo tre percorsi nettamente distinti. Il primo, antico quanto la stessa attività medica, è l’esame del malato che chiamiamo “esame fisico” o “clinico”; il secondo è quello di indagare il funzionamento del corpo con esami di laboratorio; il terzo è l’esame di immagini che riproducono l’aspetto degli organi interni: radiografie, TAC, risonanza magnetica, eccetera. Non vi sembri una sciocchezza affermare che il colloquio con il malato e l’esame del suo semplice aspetto è forse la parte più importante della ‘visita’. Diceva un mio grande maestro che se si procedeva, dopo questo primo approccio, con l’esame fisico o con le ‘analisi’, senza essersi fatta un’idea - almeno approssimativa - del problema, probabilmente la soluzione non si sarebbe trovata.

Voglio dire che lo strumento principale per combattere la malattia è il cervello del medico, la sua preparazione, la sua intelligenza, il suo acume. Oserei dire la sua curiosità. Le analisi e tutti gli altri esami devono servire di conferma e di precisazione, devono guidare le cure, ma non possono in nessun modo, da soli, risolvere problemi diagnostici. E’ come se un cacciatore, sentito il verso di un uccello, si mettesse a sparare a caso qua e là sperando di colpirlo, senza aver nemmeno individuato pressappoco la sua posizione.

Di qui il consiglio: parlate con il vostro medico, dategli materia per riflettere; non vi mettete a richiedere esami di laboratorio o, peggio, indagini costosissime e assolutamente inutili, nella convinzione che, così facendo, egli saprà risolvere il vostro problema.

Ricordate che il nostro sistema sanitario è di buon livello, ma rischia di naufragare per un eccesso di spesa ingiustificata. Prima erano le medicine a essere richieste e stupidamente accumulate solo perché gratuite, adesso sono gli esami. Con l’educazione e l’informazione giusta è stata corretta la brutta abitudine delle medicine, speriamo che accada lo stesso con quest’altra ‘moda’ delle analisi e degli esami inutili.

Il dottor Karol (Carlo Cappelli)
        

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