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GRIDO D'ALLARME DI PALESTRE E CENTRI SPORTIVI DEL PICENO

GRIDO D'ALLARME DI PALESTRE E CENTRI SPORTIVI DEL PICENO

Una accorata "lettera aperta" è stata condivisa e  sottoscritta da un gran numero di palestre e Associazioni sportive che operano in provincia di Ascoli Piceno. Se ne è fatto portavoce Marco Michettoni , titolare della palestra Dclub 3.0 di San Benedetto del Tronto che ha recato  all’attenzione del Governatore Luca Ceriscioli ed anche del vice presidente Anna Casini e dell’assessore allo sport delle Marche Moreno Pieroni , il grido di preoccupazione di tanti professionisti.

“Nell’ultimo provvedimento – ricorda il portavoce -   le nostre attività non sono assolutamente menzionate , il nostro è un grido di allarme per il futuro di un settore importante non solo sotto il profilo economico ed occupazionale ma perché investe la salute dei marchigiani”.  Per i titolari di palestre e centri sportivi del Piceno “la sospensione delle attività è avvenuta in un periodo determinante per il nostro lavoro visto che  con il mese di  Marzo  ha inizio un  trimestre  in cui queste attività   contabilizzano il maggior numero di iscritti e   anche di maggiori incassi “.

Michettoni  è immediato nel dire “non abbiamo avuto più incassi ma continuiamo a sostenere  invece ,regolarmente   il costo dell'affitto, di utenze come energia elettrica ed acqua. ed anche i contratti con gli istruttori, con le imprese di pulizia o vigilanza, ogni spesa abitualmente contabilizzata”. In conclusione dice” molte strutture hanno già investito in dispositivi e sistemi di sanificazione degli ambienti ed igienizzazione delle strutture e delle attrezzature ginniche, ma a fronte di tali investimenti che dovremo ampliare, nei prossimi mesi , per dare risposte ancora più precise, vogliamo essere consigliati ed aiutati ad avere un futuro,  abbiamo   bisogno di contributi ed agevolazioni per investire e dare un futuro alle nostre strutture” .

I  titolari di palestre e centri sportivi del Piceno “desideriamo un futuro di certezze e non di esposizioni bancarie difficili da sostenere , non dimentichiamo che  la nostra quotidiana attività   è rivolta ad  evitare che i cittadini possano modificare il loro stato di salute e   diventare, nei prossimi anni,  un nuovo costo per il Sistema Sanitario regionale “.

        

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