“Il Castellano - dai monaci ai mercanti...dal reale al virtuale” a cura del Gruppo FAI Giovani di Ascoli Piceno
Soffermare l’attenzione sulla piazza che attraversiamo per andare al lavoro o conoscere come vivevano i proprietari dell’elegante villa che scorgiamo dal balcone di casa. Sono modi diversi di scoprire la nostra città da punti di vista nuovi e il
FAI – Fondo Ambiente Italiano ci invita a rinnovare il nostro sguardo sull’Italia partecipando,
domenica 15 ottobre 2017, alla
Giornata FAI d’Autunno, realizzata dai Gruppi FAI Giovani a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva dal 1° al 31 ottobre. Per l’occasione 3.500 volontari accompagneranno gli italiani alla scoperta di 600 luoghi inaccessibili o poco valorizzati, legati da una tematica comune - la musica, le tradizioni artigiane, il panorama urbano dall’alto… – e raccontati dallo spirito entusiasta dei giovani. Saranno
170 gli itinerari tematici in altrettante città, 17 nelle Marche.
Ad
Ascoli Piceno andremo alla scoperta dei sorprendenti tesori che si nascondono tra i luoghi della nostra vita quotidiana. Dalle ore
10 alle 13 e dalle 15 alle 18 saranno in programma visite guidate al
Forte Malatesta e alla
Cartiera Papale.
Il tema scelto in questa edizione 2017, organizzata dal gruppo
FAI Giovani di Ascoli Piceno è
"Il Castellano: dai monaci ai mercanti...dal reale al virtuale". Oggetto di scritti effettuati da studiosi ascolani questo fiume, probabilmente il Verde, citato da Dante, importantissimo per la città picena nell'arco dei suoi duemila e più anni di storia, vede sulle sue rive fiorire dal Medioevo al Rinascimento comunità monastiche e attività economiche, ancora visibili nelle chiese che si ergono sulle sue rive e nella grandiosa Cartiera Papale che lo domina.
Grazie alla collaborazione con il FAI dello studio romano
Italyart.eu diretto dall'architetto
Paolo Rolli sono state realizzate delle immagini 3D di alcune di queste chiese e conventi non più visitabili a causa del terremoto. Il racconto del Castellano verrà fatto dai giovani FAI a Forte Malatesta con visita all'interno della chiesa di
Santa Maria del Lago e della
Cartiera Papale, all'interno della quale potrà poi effettuarsi a piccoli gruppi la visione delle immagini riprese dall'architetto Rolli in realtà aumentata delle chiese di
San Vittore,
Santa Maria del Ponte e di altri beni. Grazie alla collaborazione con i fotografi del Fotoclub di Ascoli Piceno e dell’associazione Cisi sarà inoltre visibile un videoclip/racconto sul Castellano all’interno delle sale della Cartiera Papale.
Il Castellano - dai monaci ai mercanti...dal reale al virtuale
Forte Malatesta
Via delle Terme
Apertura: Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00
All'ingresso est della città le rive del Castellano,già sede di Terme in epoca romana grazie alle acque salmacine che sgorgavano da Castel Trosino, rappresentano l'habitat ideale per Galeotto Malatesta che ha bisogno di un forte difensivo della città nella sua guerra contro Fermo e si avvale della scoscesità delle rive del Torrente Castellano in quel punto. Abbandonato poi in epoca successiva il luogo vede anche la costruzione della chiesa di Santa Maria del Lago, di forma dodecagonale. Nel 1548 quando Ascoli è definitivamente territorio dello Stato Pontificio, Sangallo il Giovane su committenza del Papa Paolo III Farnese, inglobando anche la chiesa rielabora secondo le nuove architetture difensive rinascimentali il manufatto che,con alcuni rimaneggiamenti,giunge fino a noi nella maestosità delle sue forme attuali. Nell'800 viene adibito a carcere cittadino, finché nel 2010, a seguito di un lungo restauro della Soprintendenza viene restituito alla città come Museo dell'Alto Medioevo.
La Cartiera Papale
Via della Cartiera, 1
Apertura: Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00
All'acqua del Castellano si deve la prima attività molitoria appartenente al monastero di Sant'Angelo Magno, alla quale si uni nel XV sec. anche una gualchiera, luogo dove si battevano i panni, attività per la quale Ascoli esportava in tutta Italia. Nel 1511 Giulio II, dopo una piena rovinosa che aveva minato l'edificio preesistente, dette incarico ad Alberto di Piacenza, ingegnere idraulico di restaurare l'intero complesso, che oggi restaurato si offre ancora come splendido esempio di complesso industriale rinascimentale con ampie vasche e poderose macine in pietra, con turbine movimentate dalle acque del Castellano. La magnifica struttura architettonica si accompagna a bassorilievi e conci cinquecenteschi con gli stemmi dei della Rovere e di altri personaggi del tempo incastonandosi in un paesaggio di rara bellezza, inusuale data la vicinanza alla città.
La delegazione ringrazia
Erminia Tosti Luna per la gentile collaborazione offerta nel fornire appunti in suo possesso sul Castellano, confluiti poi nella scheda storica, il liceo scientifico
Orsini e la prof.
Cristina Calvaresi che ha preparato alcuni Apprendisti Ciceroni del suo liceo in aiuto ai giovani universitari per le visite, l'associazione Cisi e il presidente Ivano Corradetti e il Fotoclub presieduto da Peppe Di Caro.
All’accesso di ogni bene sarà richiesto un
contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione.
Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà dedicata eccezionalmente la
quota agevolata di 29 euro anziché 39 -
saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito
www.fondoambiente.it durante tutto il mese di ottobre.