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LEGA PRO, SAMB-RAVENNA 0-1 (FOTOGALLERY)

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Gol Annullato e Fischio Finale Misterioso

Samb sconfitta da dodici avversari. Il signor Castellano va in campo col Ravenna. Un'offesa per l'AIA e per tutta la classe arbitrale.
Non c'è niente da fare. È una maledizione ciclica che si abbatte sul Riviera delle Palme con la puntualità di un cronometro svizzero mal tarato. Da diversi anni, ogni volta che la Samb fra i professionisti osa alzare la testa, magari veleggiare in zona play-off, ecco che l'AIA invia un “commissario” con il mandato, neanche troppo velato, di ridimensionare le ambizioni rossoblu.

Questa volta il ruolo del dodicesimo uomo in campo del Ravenna è stato ricoperto, con discutibile aplomb, dal signor Giovanni Castellano della sezione AIA di Nichelino. Un arbitro che ha dimostrato non solo inadeguatezza, ma una vera e propria vocazione a essere il protagonista assoluto, eclissando lo spettacolo che 8.389 spettatori erano venuti a vedere. La sezione di Nichelino, peraltro fondata dal compianto Antonio Pairetto, oggi dovrebbe interrogarsi sull'onore e la competenza che un suo tesserato ha portato in campo.

Castellano: 99 minuti di caos e decisioni "uniche"

Il fischietto piemontese si è rivelato impacciato, confusionario e disarmante nella sua singolare interpretazione del regolamento. Per tutti i 99 minuti di gioco effettivi (45+3+45+6), il suo operato è stato un crescendo di fischi, sviste e decisioni al limite dell'arbitrario, culminato in una legittima e rabbiosa contestazione da parte di tutta la tifoseria di casa. La Sambenedettese non è stata sconfitta dal Ravenna, bravo sì a trovare il goal della vittoria con Pierluca Luciani al 23° del primo tempo – la settima di fila “regalata” da un arbitraggio a senso unico – ma è stata frustrata sistematicamente da un arbitro che è sembrato più un attivista per la causa bizantina che un direttore di gara imparziale.

L'allenatore Ottavio Palladini, reo di aver "osato" lamentare da bordo campo le prime incongruenze, è stato zittito e infine espulso. Un segnale inequivocabile: al Riviera, solo una voce poteva dettare legge, quella di Castellano.

Gol Annullato e Fischio Finale Misterioso

Il culmine della farsa arbitrale si raggiunge nel finale concitato. Negato un rigore solare ai rossoblu, l'apice dello scandalo arriva al quarto dei sei minuti di recupero. Alessandro Sbaffo trova il meritato pareggio, facendo esplodere il "Riviera", ma il puntuale (eufemismo) arbitro Castellano decide di calarsi nella parte dell'unico visionario del campo e annulla per una presunta, e inesistente, carica sul portiere Anacoura. Una decisione talmente cervellotica da essere confermata persino – tenetevi forte – dopo la visione dell'FVS (la moviola in campo). Castellano ha visto un fallo che nessun altro, né sugli spalti né in campo, è riuscito a scorgere.

E dulcis in fundo, per non farsi mancare nulla, il direttore di gara di Nichelino chiude la partita dopo i 6 minuti di recupero senza nemmeno permettere alla Samb di concludere l'azione. Il pallone era tra i piedi dei rossoblu, di fronte alla porta avversaria, l'ultima disperata chance negata con un fischio frettoloso e beffardo.

Il tabellino racconta di una sconfitta per 0-1. La realtà è che il Ravenna è tornato a casa con tre punti, ma la credibilità dell'arbitraggio è rimasta sotto le macerie del Riviera delle Palme. Il signor Castellano, con il suo operato, ha non solo rovinato una partita, ma ha lanciato un messaggio umiliante all'AIA e a tutta la classe arbitrale: a San Benedetto, quando la Samb disturba, l'imparzialità è un optional.

di Giuseppe BUSCEMI

foto di A. Cicchini