Miracolo Samb: 35 anni dopo, il Curi torna a tingersi di rossoblu. La Samb cambia volto e conquista Perugia
Un'impresa che sa di storia, di passione, di un destino che si ripete. Per rivivere un'emozione simile, i tifosi della Sambenedettese devono tornare indietro di ben 35 anni, a quel lontano 14 gennaio 1990, quando un'altra Samb eroica espugnò il campo del Perugia con lo stesso identico risultato: 1-2. Allora, i nomi da scolpire nella memoria furono quelli di Gregori e Marrazzo. Oggi, l'epopea si ripete con protagonisti moderni.
La sesta giornata di campionato non era iniziata sotto i migliori auspici, con la squadra che scendeva in campo con un atteggiamento inizialmente cauto. Ma la genialità di mister Ottavio Palladini ha saputo trasformare un approccio guardingo in un'arma micidiale. Sfruttando le evidenti lacune difensive del Perugia, il tecnico ha lanciato nella mischia i suoi tre gioielli offensivi: Amadou Konate, Nouhan Tourè e Moussa Tourè. Un tridente agile e imprevedibile, incaricato di servire il fulcro dell'attacco, lo specialista del gol: Alessandro Sbaffo.
Dopo un primo tempo avaro di emozioni, la partita si è accesa nella ripresa. Al 64', un'occasione cruciale: una punizione per la Samb, un'ingenua smanacciata di un difensore perugino in area, e l'immediata richiesta di FVS (Football Video System) da parte di Palladini. L'arbitro Gianquinto non ha dubbi: rigore! A presentarsi sul dischetto è il bomber Sbaffo, che con una freddezza glaciale scaraventa il pallone dove nessun portiere può arrivare: all'incrocio dei pali, per un 1-0 che fa esplodere di gioia i 480 cuori sambenedettesi presenti al Curi.
Il Perugia, seppur in difficoltà, trova il lampo del pareggio al 77' con Giunti, che a sua volta insacca nell'angolino. Sembra la beffa, ma la Samb ha la forza di reagire. E proprio allo scadere, è l'ennesima dormita della difesa perugina a risultare fatale. Kevin Candellori si avventa sulla palla e, senza pensarci due volte, firma il gol vittoria, infilando la rete alle spalle di Gemello. Un 1-2 che suona come una campana a morto per le ambizioni del Perugia e come un inno alla rinascita per la Samb.
Mentre i padroni di casa, in piena crisi e con uno stadio semivuoto (solo 3.562 spettatori), si leccano le ferite nonostante il cambio in panchina con il veterano Piero Braglia, la Samb festeggia tre punti che valgono oro. Questa vittoria non è solo un successo sportivo, ma un'iniezione di fiducia che proietta la squadra a centro classifica, lontano dalle sabbie mobili delle retrovie.
Ora l'attenzione si sposta sulla prossima, dura sfida al Riviera delle Palme: l'attesissimo scontro casalingo contro la Juventus Next Generation. Una prova del fuoco che dirà molto sulle reali ambizioni di questa squadra.
Tabellino del match
Perugia (4-2-3-1): 1 Gemello; 26 Calapai, 5 Angella, 15 Dell’Orco, 98 Giraudo; 6 Giunti, 32 Megalaitis; 7 Kanoute, 10 Matos, 11 Bacchin ;29 Ogunseye. A disp.: 12 Moro, 22 Vinti, 3 Yabre, 4 Josekìlito, 9 Montevago, 11 Bacchin, 17 Terranava, 18 Perugini, 20 Tumbarello, 21 Broh, 30 Giardino, 99 Nwanege. All.: Piero Braglia.
Sambenedettese (4-2-3-1): 1 Orsini; 15 Zoboletti, 17 Pezzola, 4 Zini, 14 Tosi; 8 Bongelli, 18 Candellori; 47 Konate, 23 Toure N, 37 Toure M; 10 Sbaffo. A disp.: 2 Grillo, 22 Cultraro, 5 Chelli, 6 Lulli, 7 Marranzino, 8 Bongelli, 9 Eusepi, 11 Battista, 19 Vesprini, 20 Paolini, 24 Alfieri, 77 Iaiunese, 90 Scafetta, 94 Tataranni. All.: Ottavio Palladini.
Arbitro: Edoardo Gianquinto della sezione di Parma; Assistenti: Giulia Tempestilli, Roma 2; Davide Rignanese, Rimini. - Quarto uomo: Enrico Eremitaggio di Ancona. - Operatore FVS : Francesco Raccanello di Viterbo.