AFS Agenzia FotoSpot

MENGONI: "CON IL LANCIANO COL COLTELLO FRA I DENTI"

MENGONI: "CON IL LANCIANO COL COLTELLO FRA I DENTI"

<Con l’Entella è mancato l’approccio mentale alla partita della squadra che deve salvarsi>. Questa la diagnosi di Andrea Mengoni per il poker rimediato a Chiavari. <Speriamo che sia l’ultima volta che accade una cosa del genere -prosegue il difensore- non possiamo proprio permettercelo. Siamo stati passivi, è stata una gara sbagliata più a livello mentale che tecnico-tattico. Speriamo che chiunque scenda in campo contro il Lanciano riesca a cambiare le cose>. Ma non è la prima volta che l’Ascoli in trasferta inizia bene, sfiora il gol e poi incassa, pure immeritatamente, lo svantaggio. Da lì, però, la squadra bianconera esce di scena. <E’ vero, in questo senso siamo recidivi -ammette Mengoni- dobbiamo capire e metterci in testa che ci si deve salvare. In trasferta può accadere di trovarsi sotto e allora bisogna rimanere calmi e magari gestire il risultato perché con gli attaccanti che abbiamo il pareggio può sicuramente arrivare. In ogni caso bisogna evitare figuracce come l’ultima: un segnale che personalmente mi preoccupa. Una volta in svantaggio non si possono perdere tutti i contrasti e prendere altri tre gol. Sotto questo aspetto dobbiamo migliorare e tanto. Si può perdere ma almeno un po’ di sangue agli occhi deve esserci. Dare l’impressione di una squadra che non ci tiene non è giusto, perché non è così>. Il riscatto può, anzi deve, passare sabato per il Lanciano: <Una sfida fondamentale per noi, la giocheremo in casa e dobbiamo fare terra bruciata mettendo il coltello fra i denti. A livello mentale, dopo Chiavari, non possiamo certamente sbagliare ancora. Troppo, troppo importante questa partita, per noi, per i tifosi, per la società. E’ uno scontro diretto e le chiacchiere stanno a zero. Altrimenti si fa dura>. Si è parlato pure di un Mengoni in partenza: <Mi hanno chiamato un po’ di squadre, cosa che fa anche piacere. Ma ad Ascoli sto bene e farei qualsiasi cosa per rimanere altri vent’anni. Qui sono a casa mia. Se poi la società la pensa diversamente sono pronto a fare le valigie e ad andarmene. Ma spero di dare il mio contributo fino alla fine: ho anche un altro anno di contratto. Alla fine, però, non è importante chi viene e chi va. Prima di tutto viene l’Ascoli, il pensare a questa maglia e a conquistare la salvezza prima possibile>.

 

 
        

Categorie e Argomenti