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ANNO NUOVO, VECCHIO ASCOLI. DISFATTA A CHIAVARI: 4-0

ANNO NUOVO, VECCHIO ASCOLI. DISFATTA A CHIAVARI: 4-0

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Disfatta a Chiavari. L'Ascoli perde 4-0 con l'Entella subendo un poker di reti in tredici minuti del primo tempo e il centinaio di tifosi bianconeri al seguito, infuriati, lasciano il Comunale ligure alla fine della prima frazione. 1200 chilometri di strada per tre quarti d'ora di partita e per subire un'umiliazione che sarà difficile dimenticare. L'Ascoli aveva vinto le ultime due partite del 2015, l' Entella le aveva perse. La prima giornata del girone di ritorno ribalta la tendenza. Si è rivisto l'Ascoli di qualche mese fa. Quello che giocava per mezz'ora, falliva le sue occasioni e preso un gol, anche immeritatamente, andava in barca incassando reti a ripetizione. A Chiavari ben quattro in tredici minuti: praticamente uno ogni 180 secondi...

Le attenuanti. Una difesa inedita per le assenze contemporanee di Mengoni, Milanovic e Canini con l'esordiente Mitrea accompagnato da Cinaglia ed Antonini. Ma questo non basta a giustificare un 4-0 anche se pure Svedkauskas ci ha messo del suo.

Campanello d'allarme. Chiaro che questo tipo di sconfitta contro un avversario nemmeno trascendentale, è un segnale d'allarme per la società. Per salvarsi servono giocatori di categoria, soprattutto urge un regista, non giocatori giovani e di belle speranze. Sicuramente bravi ma in futuro.

La partita. Si decide tutto nel primo tempo. Per trenta minuti la partita la fa l'Ascoli anche con qualche occasione per segnare con Cacia (due), Carpani e Petagna. Poi, dopo il gol di Masucci, subito la resa. Incondizionata e non accettabile. Buio pesto pure nella ripresa con Cacia che calcia un rigore colpendo la traversa.

Troppi ammoniti. Si ricomincia con la serie dei cartellini gialli. Ben quattro anche oggi nonostante la pesante sconfitta: Cinaglia, Antonini, Carpani e Svedkauskas nell'azione del rigore.
        

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