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TRASFERTA VIETATA ANCHE A GROSSETO

TRASFERTA VIETATA ANCHE A GROSSETO

Le due monetine che hanno colpito Mori a Forlì costano caro ai tifosi bianconeri che si sono visti vietare, dopo le trasferte di Gubbio e Pontedera, anche quella di Forlì. La gara in programma sabato era stata "attenzionata" dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive e, puntuale, è arrivato il provvedimento del Prefetto di Grosseto, dottoressa Anna Maria Manzone. Solo che oltre all'inevitabile sanzione c'è anche una punta (solo?) di accanimento e anche, se ci permettete, qualcosa  di "divertente" visto che la trasferta è stata vietata pure ai residenti della provincia di Teramo. A parte che il Teramo è il diretto antagonista dell'Ascoli alla nella corsa alla B e qui ci sarebbe già da sorridere quello che fa pensare è quale mente diabolica sia andata a contare i sette-otto tifosi provenienti dall'Abruzzo e presenti a Gubbio. E allora perché non vietare la trasferta pure ai romani visto che nella capitale i tifosi bianconeri sono sicuramente di più? E che aspettano a fermare i sangiorgesi che sono residenti nella provincia di Fermo? Per l'Ascoli Picchio siamo quasi ai provvedimenti ad personam. E poi si lamentava Berlusconi...

Questo il testo del comunicato: "In occasione dell’incontro di calcio Grosseto-Ascoli, in programma sabato 11 aprile alle ore 15  presso lo stadio “C. Zecchini” di Grosseto, il Prefetto di Grosseto ha disposto la sospensione dei programmi di fidelizzazione alla Società Ascoli Picchio, con conseguente divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Marche e ai residenti nella provincia di Teramo".

 
        

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