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SQUADRA E TIFOSI: CON PETRONE FRATTURA INSANABILE

SQUADRA E TIFOSI: CON PETRONE FRATTURA INSANABILE

ASCOLI <Dell’Ascoli Picchio non parla nessuno ma non si tratta di un silenzio stampa>. Le uniche parole ufficiali da parte della società bianconera arrivano per bocca dell’addetto stampa Valeria Lolli mentre invece ci sarebbe molto ma molto da dire. Per l'Ascoli è arrivata la quarta sconfitta consecutiva, la peggiore sotto il profilo del gioco perché ha dimostrato una volta di più, aldilà delle smentite di facciata, che il rapporto fra la squadra e Mario Petrone ha subito una frattura insanabile. Il tecnico non ha più in pugno la maggior parte del gruppo, se mai era sbocciato un vero feeling. Il Picchio ha ceduto per un'autorete di Addae, è vero, ma è altrettanto vero che la Pro Vercelli (mica il Real Madrid...) ha primeggiato per 8 angoli ad 1 e che l'Ascoli nella ripresa non ha mai, diciamo mai, tirato nello specchio della porta avversaria. Numeri che sanciscono precise responsabilità, anche da parte della società che non riesce a fare chiarezza al suo interno con incarichi a termine e dimissioni sventate in extremis. Che poi la parola finale spetti al pubblico è nella logica calcistica: il rapporto con Petrone non è mai stato idilliaco ma stavolta il tecnico è stato fischiato fin dall'annuncio delle formazioni. Poi invitato ad andarsene e il presidente Bellini (salito in tribuna solo il secondo tempo dopo aver assistito al primo fra i Vigili del Fuoco) ad esonerarlo. Ai giocatori un <vergognatevi> che è la giusta sintesi di tutta la situazione.

Che fare allora? L'uomo Petrone merita rispetto e anche il tecnico ma la soluzione a questo punto è una sola ed obbligata: le strade fra l'allenatore e il Picchio debbono dividersi per il bene di tutti. Poi se si tratterà di esonero o di dimissioni sta solo ai protagonisti deciderlo...
        

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