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DAVIDE VEZZOSO: "QUELLE MAGLIE, UNA GRANDE EMOZIONE"

DAVIDE VEZZOSO: "QUELLE MAGLIE, UNA GRANDE EMOZIONE"

Non è nato ad Ascoli ma è come se lo fosse: <E' una città che ho nel cuore. Da sempre>. Davide Vezzoso, figlio dell'indimenticato bianconero Sergio, ha assistito ad Entella-Ascoli e ha ricevuto una maglia da entrambi i capitani delle squadre per ricordare il padre, uno dei più grandi terzini che l'Ascoli abbia mai avuto e uno dei primi difensori "offensivi" in Italia. Nell'era Mazzone-Rozzi visse tutta l'epopea della scalata alla A per poi scendere in campo nei grandi palcoscenici del calcio italiano. <E' un'iniziativa che era nata già all'andata -ricorda Davide- poi la partita venne spostata. Stavolta è andata in porto e per me è stata una grande emozione ricevere le maglie delle due squadre con cui mio padre ha iniziato e chiuso la carriera. Sono passato anche sotto il settore dei tifosi ascolani. Qualcuno lo conoscevo personalmente, altri tramite i social. Mi hanno regalato una sciarpa e devo rivelare che uno di loro è anche venuto al cimitero di Chiavari per depositare un mazzo di fiori sulla tomba di mio padre>. Davide Vezzoso Ascoli la conosce bene: <Ci sono stato e anche abitato. Quando mio padre giocava lì avevo tre-quattro anni, quindi diciamo che ci sono cresciuto. Poi ci sono tornato nel 1986 con tutta la famiglia quando papà venne per guidare la Primavera e collaborare con mister Mazzone. Ho frequentato anche due anni di Liceo Scientifico. A maggio dovrei tornare ancora>.

La partita non è andata proprio come Davide voleva: <Per ragioni di classifica tifavo Ascoli ma sarei stato contento anche di un pareggio. La vittoria dell’Entella però non mi può rattristare. Mi dispiace invece per chi si è fatto tanti chilometri fra andata e ritorno: i tifosi dell’Ascoli sono entrati giusto in tempo per vedere i quattro gol e poi se ne sono andati. Hanno assistito solo a venti minuti di partita. Un gesto sicuramente sofferto. Come ho visto l’Ascoli? Male. Quando sembrava che si fosse organizzato per tenere in pugno la gara è arrivato quel gol che ha cambiato tutto. Poi il portiere ci ha messo del suo sul secondo e terzo gol. Diciamo che questa partita non è indicativa, consideriamola un passaggio a vuoto. Avevo visto anche altri incontri, non credo e non penso che l’Ascoli possa essere così brutto>.
        

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