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PICCHIO, A LATINA UNA SCONFITTA IMMERITATA

PICCHIO, A LATINA UNA SCONFITTA IMMERITATA

LATINA –Erano appena passati 3 minuti e 14 secondi quando l’Ascoli si è trovato subito in svantaggio: autorete di Canini dopo un contatto con Acosty che aveva stoppato nettamente il pallone con la mano senza che nessuno della terna arbitrale intervenisse. Sta di fatto che per i bianconeri la gara è subito tutta in salita ed è il secondo errore arbitrale consecutivo che pesa sul risultato del Picchio. Petrone, come previsto, si affida al turn over alla quarta partita ogni tre giorni. Rispetto al Cesena in campo dall’inizio il nuovo acquisto Canini, il rientrante Mengoni che indossa la fascia da capitano, il quasi esordiente in maglia bianconera Nava alla prima da titolare, tornano poi a guidare il centrocampo Carpani e Pirrone e davanti dall’inizio c’è Caturano. Resta però da capire perché Nava comprato per giocare a sinistra giochi si muova a destra e Pecorini l’inverso. Squadra comunque cambiata per più di metà e sostenuta da circa 200 tifosi sistemati nel settore ospiti della tribuna coperta. La reazione è affidata ai tiri da fuori di Pirrone e Carpni che però non inquadrano, seppur di poco, la porta. Una traversa di Caturano viene cancellata dal fischio arbitrale e si va al riposo sull’1-0. Ad inizio ripresa nessun cambio e l’Ascoli subito all’attacco con Petagna che al decimo sfiora il palo di destro e Mengoni alza di testa su corner un minuto dopo. La supremazia territoriale dell’Ascoli è tale da meritare il pareggio, il Latina pensa solo a difendersi e raramente supera la metà campo ma neppure l’inserimento di Perez sblocca la situazione. Finisce con la terza sconfitta su quattro giornate ma stavolta è stato un Ascoli che ha battagliato ad armi pari e non meritava la sconfitta. A Petrone il compito di trovare la ricetta giusta perché col Brescia non si potrà fallire ancora.
        

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